Biobusters: quando il food safety aiuta le aziende

Andrea Casero è un giovane uomo di 27 anni, ex alunno dell’Università di Scienze Gastronomiche, oggi impegnato in una start up e in un progetto che sta venendo alla luce.

“ Non credo di essere un talento”…è la prima cosa che ci dice Andrea – e spesso chi lo dice è facilmente smentibile.

Entrato a Pollenzo con una borsa di studio, ricorda quegli anni  come un periodo bellissimo della sua vita.

“ Mi manca ancora adesso quel posto. E’ un luogo magico, per come è strutturato. Incontri compagni di viaggio che vengono da altri paesi,    scopri con loro cose nuove sul mondo del cibo, vivi con loro delle esperienze indimenticabili”.

Finito il mio percorso universitario ho realizzato abbastanza in fretta quello che avrei voluto fare:  supportare le piccole realtà artigianali agroalimentari del nostro paese sfruttando le nuove tecnologie.

Per fare questo ho deciso di creare Biobusters, un servizio di consulenza specializzato in Food Safety che mi ha permesso di portare sul “campo” i miei studi e la mia passione per le nuove tecnologie aiutando i piccoli produttori a risolvere i problemi microbiologici con soluzioni d’avanguardia. Il tutto rispettando tradizione ed artigianalità dei processi produttivi. 

Inoltre il mio certificato FDA come PCQI (Preventive Control Qualified Individual) mi ha permesso di aiutare i produttori anche nello sviluppo di un piano HACCP (chiamato HARCP in USA) in linea con i requisiti e le complesse normative del mercato Americano. “

 

“Quest’anno insieme a Kaja Przygońska (dottorando in microbiologia)  ho sviluppato Biobusters Network, una piattaforma digitale gratuita dedicata ai produttori dei Presidi Slow Food.

L’obiettivo della piattaforma è fornire uno strumento digitale nel quale il produttore ha la possibilità di condividere idee, confrontarsi e trovare risposte all’interno della community di produttori oltre a ricevere supporto in tempo reale in materia di sicurezza microbiologica e regolamenti FDA direttamente dal Team di Biobusters.

Inoltre stiamo cercando di implementare nella piattaforma un servizio di Ricerca & Sviluppo digitale nel quale il produttore sarà stimolato a ideare nuovi prodotti e successivamente supportato a 360 gradi nello sviluppo, dalla realizzazione al posizionamento nel mercato.

Attualmente vivo a Bangalore, in India, dove sto seguendo un corso intensivo di programmazione per conoscere più da vicino tecnologie d’avanguardia come blockchain, machine learning e intelligenza artificiale.  Vorrei capire più da vicino come funzionano queste tecnologie ed essere in grado di pensare a come poterle utilizzare per sviluppare nuove opportunità nel settore food.”

Andrea ha cominciato l’intervista dichiarando di non avere talento. Crediamo che chiunque leggendo il suo percorso possa dire il contrario.

 

 

 

 

andrea

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