Premio Grottaglie al via nella città delle ceramiche

A Grottaglie (TA), famosa città della ceramica, inizia il conto alla rovescia per il XXVIII Concorso di Ceramica Contemporanea, l’esposizione rivolta agli artisti, italiani e non, che si esprimono attraverso il materiale ceramico. L’esposizione, promossa e organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Grottaglie, parte ufficialmente il 24 luglio per chiudere i battenti il 30 settembre 2021.

Sono 38 le opere selezionate, sulle 119 proposte pervenute dall’Italia e dall’estero, che saranno esposte nella sala del Castello Episcopio di Grottaglie.Durante la serata di inaugurazione verranno proclamati i vincitori giudicati da una giuria di professionisti. Due i premi in palio: il Premio per la Migliore opera del Concorso di Ceramica Contemporanea e il Premio Mostra Personale.

Il Concorso di Ceramica Contemporanea, già Concorso di Ceramica Mediterranea, ha una lunga storia iniziata nel 1971 e che da allora ha attraversato fasi creative diverse e sviluppi che ne hanno mutato la forma, la progettualità e le finalità: da mera esposizione di produzione locale a terreno di confronto sulle tematiche e le tecniche della ceramica artistica internazionale.
Ciò che è rimasto immutato e che, anzi, si è ulteriormente ampliato, è l’intento iniziale di attuare uno sforzo culturale teso al rinnovamento e all’apertura verso un dialogo artistico più ampio, che affondi però le radici in una abilità e una competenza che Grottaglie può vantare da secoli.

La selezione e l’allestimento delle opere della mostra del XXVIII Concorso di Ceramica Contemporanea, Premio Grottaglie, sono affidate alla curatela del critico e storico dell’arte Micol Di Veroli, curatore indipendente già docente di Fenomenologia delle arti contemporanee presso la R.U.F.A di Roma nonché editore della rivista d’arte Exibart e autrice del libro Oltre ogni limite, in cui si passano in rassegna le esperienze di artisti che, grazie all’arte, si sono spinti oltre i confini delle possibilità umane.

Grottaglie e la sua ceramica

Contrariamente a quanto avviene negli altri centri di antica produzione ceramica italiani, Grottaglie (TA) è l’unica città della ceramica con un quartiere interamente dedicato alla produzione di questo tipo artigianato.
Famoso e importante il “Quartiere delle Ceramiche” che sorge in ambiente rupestre ancora in attività. Antica ed ancora oggi fiorente è la produzione di ceramica anche grazie alle ricche cave di argilla rossa presenti sul territorio.
Nel cuore di questa caratteristica cittadina, lungo la gravina San Giorgio, si è formato nei secoli un intero quartiere di esperti ceramisti i quali, ricavando laboratori e forni di cottura nella roccia di ambienti ipogei utilizzati in passato anche come frantoi, hanno saputo sviluppare una fiorente attività artigianale oggi riconosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.

Due i principali prodotti della tradizione figulina grottagliese: i “Bianchi di Grottaglie”, manifattura artistica propria di un certo tipo di produzione elitaria caratterizzata dall’esaltazione della forma pura attraverso l’utilizzo dello smalto bianco stannifero, e la più caratteristica ceramica rustica e popolare, caratterizzata da una tavolozza cromatica costituita dal verde marcio, giallo ocra, blu e manganese. Appartengono a questa produzione i famosi capasoni (da capase, cioè capace), contenitori di notevoli dimensioni foggiati in sezioni distinte e successivamente congiunti e destinati prevalentemente a contenere il vino.
Ad oggi Grottaglie con le sue 60 botteghe di ceramisti è inserita nel ristretto elenco delle 40 città della ceramica italiana.

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