In Friuli il progetto DEPIT per supportare gli insegnanti nella progettazione didattica
Il progetto, guidato dal prof. Piergiuseppe Rossi dell’Università di Macerata, residente però a Pordenone, coinvolge tre istituti universitari con notevoli esperienze nelle metodologie di progettazione didattica: l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Universidad de Sevilla e University College di Londra, con la professoressa Diana Laurillard, tra i massimi esperti in Learning Design.
L’idea del progetto DEPIT è infatti quella di fondere i tre metodi di progettazione didattica elaborati da queste Università per dare poi vita ad un modello pedagogico completamente nuovo. A questo si affiancherà un software di supporto, realizzato dall’udinese Infofactory, che supporterà i docenti nella progettazione attraverso un artefatto da utilizzare in classe per condividere con gli studenti la struttura del percorso ed orientarli in esso.
Di fondamentale importanza sarà la parte di test da svolgere con la collaborazione delle associazioni di docenti europei come l’Atee, Association for Teacher Education in Europe, e l’Aede, Association Européenne Des Enseignants, e le reti di scuole, che dovranno supportare la progettazione e la sperimentazione dell’applicazione. Tra queste sono state individuate il Centro de professorado di Siviglia, la rete Crescendo di Grottammare e la rete PROPIT della Provincia di Pordenone. Coordinatore della rete è l’Istituto Comprensivo di Pordenone Torre, che conta 1120 studenti dai 3 ai 14 anni e comprende una scuola dell’infanzia, due scuole primarie e una scuola secondaria di secondo grado. A questo si affiancano l’Istituto Comprensivo “Novella Cantarutti” di Azzano X, con 1100 studenti e 110 docenti, l’Istituto Comprensivo di Travesio, con 708 alunni e 95 docenti, l’Istituto Comprensivo di Meduno, con 428 alunni e 65 docenti. Le insegnanti referenti del progetto sono Annarita Ortu e Erica Turbian.