Cesellatura: un’arte tutta italiana

saluzzi2 _0Davide Saluzzi è giovane. E talentuoso. Il suo lavoro e la sua creatività li ha sviluppati fin da adolescente in un settore nobile e antico della tradizione artistica del nostro paese: la cesellatura. Si tratta di un’arte antichissima: i ceselli sono utilizzati infatti già a partire III° millennio a.C., presso le antiche civiltà – da quella assira all’egizia, alla minoica, fino alla greca e alla romana – e, anche il Medioevo vanta splendide opere a sbalzo e cesello, specialmente nell’ambito dell’oreficeria carolingia. Racconta ora Davide Saluzzi: “L’arte della cesellatura consiste nel creare dei motivi di decorazione su oggettistica sia in campo orafo che in quello argentiero. Strumento principe della cesellatura è, appunto, il cesello”.

Dai ferri da cesello – detti anche punzoni – deriva il sinonimo di Cesellatore (“colui che con l’uso di piccoli scalpelli incide e modella il metallo”). Davide ha iniziato il suo percorso artistico giovanissimo. “Ho iniziato la mia attività nel laboratorio di famiglia – racconta – ero praticamente un garzone la cui principale mansione era quella di pulire e preparare gli attrezzi che servivano ogni giorno a mio padre. Affascinato dalla sua manualità e da quella di mio fratello, ho cominciato a poco a poco a dedicarmi a piccoli lavori, acquisendo sempre più esperienza e padronanza nell’uso dei ferri da cesello. Col passare del tempo, poi, ho creato finalmente il mio stile. E ho iniziato a farmi conoscere con le mie opere”.

Il percorso artistico di Saluzzi ora si può ammirare dal vivo nel portale della chiesa della Madonna degli Angeli di Pantano Pignola (PZ ), da poco inaugurato. “Posso ritenermi fortunato – aggiunge ora – perché ho avuto modo di portare avanti una tradizione di famiglia e ho potuto contare sull’insegnamento di mio padre. Per chi voglia, però, imparare questo mestiere e non abbia a disposizione la possibilità di fare pratica in un laboratorio, ci sono nel nostro paese ottime scuole sia d’arte orafa che argentiera”.  Ma con un’avvertenza aggiunge Saluzzi: “La teoria è importantissima nella formazione di base, ma quello che distingue veramente un buon cesellatore è la pratica, perché la cesellatura si impara lavorando sul campo e applicandosi, con impegno e umiltà, e tanta tanta dedizione e pazienza”.

IL LAVORO DI CESELLATURA

Il lavoro di cesellatura consiste essenzialmente in alcune fasi ben delimitate e imprescindibili. Eccole in sintesi:

1)  Il disegno del tipo di lavoro da realizzare

2)  Lo sbalzo, in negativo, della raffigurazione scelta in modo da creare la profondità e valorizzare il lavoro

3)  Il riempimento del telaio, su cui si andrà a completare il lavoro, con pece (catrame e gesso) in modo da dare inizio alla fase della cesellatura

La cesellatura, fin dai tempi più antichi del suo utilizzo, è stata usata in svariati settori: oreficeria, argenteria, decorazione delle armi, in campo religioso, ecc…per poi arrivare,  in tempi più moderni,  all’abbellimento di oggetti comuni a uso casalingo. Il primo utilizzo del cesello risale alla notte dei tempi, e ancora oggi è impossibile stabilire una data alla quale si possa riportare i primi passi di una creazione artistica mediante questo strumento. “Se si potesse anche solo immaginare il lavoro e la capacità artigianale che stanno dietro a un’opera di cesellatura – conclude Davide Saluzzi – si avrebbe realmente il polso di una grande tradizione italiana che ancora oggi è viva e presente nel nostro paese. Non dimentichiamola quando parliamo dell’artigianato italiano e continuiamo a portarne avanti la bellezza e la tecnica per i nostri figli e nipoti”.

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