Si chiama ME. Cioè Motorino Elettrico, ed è lo scooter elettrico di nuova generazione. ME è Un acronimo che racchiude una idea semplice semplice — togliere il motore termico agli scooter — che, tuttavia, coltiva l’ambizione di rivoluzionare la mobilità a due ruote seguendo il trend di bici e automobili. Innanzitutto per la sua struttura. Ancora una volta: estremamente semplice. E versatile verrebbe da aggiungere. Il segreto di questo nuovo oggetto – decisamente a prova di design – si nasconde nel materiale. Si chiama Smc, che è poi ancora un acronimo: Sheet moulding compound, ovvero un composto di resine. In questo modo il designer Sergio Mori è riuscito a ottenere un prodotto in grado di svolgere la sua funzione classica di elemento portante del ciclomotore e quella di contenitore delle altre componenti meccaniche ed elettriche. Il tutto davvero in modo leggerissimo e perfetto. L’ottanta per cento del processo produttivo, come spiega Marco Salvi, il responsabile per l’ingegnerizzazione, sta nello stampaggio delle parti dello scooter, che poi viene assemblato come un grosso Lego. Per ora sono state finora investite nel progetto 1,5 milioni di euro e il passaggio più oneroso è stata la realizzazione degli stampi, curati da una società bergamasca. I componenti dello scooter vengono invece assemblati a Milano e, data la facilità nel montaggio (semplicissime viti a brugola), si stanno studiando una serie di cover colorate e intercambiabili, proprio come quelle dei telefoni. La data di arrivo di ME sul mercato italiano? Marzo 2016. E anche la vita del cittadino su due ruote metropolitano diventerà, in questo modo, più leggera.
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