Cartelloni pubblicitari per ridurre l’inquinamento? Si può

Liberazione

 

Una campagna media e dei cartelloni pubblicitari possono aiutare a risolvere l’emergenza inquinamento? Sembra proprio di sì, almeno stando al recente incontro promosso da Urban Vision a Milano. L’azienda – che è leader nel campo dei restauri sponsorizzati – alla Samsung Smart Arena di Milano, ha illustrato la sua partnership con la startup Anemotech per la distribuzione e l’utilizzo in esclusiva della tecnologia ambientale The Breath.

Si tratta di uno speciale tessuto multistrato che, installato su cartelloni pubblicitari, ponteggi, cantieri in restauro o lavori differenti di qualificazione urbana e metropolitana, sfrutta il naturale riciclo dell’aria per assorbire, trattenere e disgregare le molecole inquinanti, riducendo in questo modo la concentrazione dei veleni nell’atmosfera.  Anemotech è stato studiato con la collaborazione dell’Universita Politecnica delle Marche e presenta una grande possibilità di sviluppo proprio nelle aree metropolitane di grandi città come Roma, Milano, Torino, ecc. Basti pensare che, proprio a queste città italiane, si è rivolto il recente ultimatum della UE per lo sforamento dei livelli massimi di biossido di azoto.

A confermarlo ulteriormente è il Rapporto qualità dell’aria in Europa 2016 dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, che colloca il nostro Paese al 2o posto nella UE per numero di decessi legati all’esposizione a PM2.5, preceduto solo dalla Germania. Secondo dati OMS, inoltre, in Italia si respira l’aria peggiore di tutta l’Europa occidentale, con livelli di inquinamento da PM10 e PM2.5 equiparabili a quelli di alcune aree ad alta densità di popolazione.

L’iniziativa di Urban Vision porterà dunque una boccata d’ossigeno in un contesto urbano sempre più inquinato, dove la cattiva qualità dell’aria che respiriamo ha creato ormai da tempo le condizioni per una vera e propria emergenza sanitaria. Con Breathe si raggiungerà certamente risultati apprezzabili in poco tempo e con un minimo sforzo grazie ad una nuova tecnologia ambientale. Respirare meglio in un area metropolitana si può!

 

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