Chiesa di Vaglio: una meraviglia italiana da scoprire

Cinque mesi di lavoro pressochè ininterrotto per una meraviglia italiana da scoprire. E’ fatta di pannelli di rame sbalzati e cesellati a mano, raffiguranti scene bibliche della vità di Gesù e del santo Faustino, la porta della Chiesa di Vaglio in Basilicata, realizzata dall’artista Davide Saluzzi La Chiesa si erge nel punto più alto del paese su un monte chiamato Cenapora e si presenta maestosa e semplice nella facciata e nei contrafforti presenti intorno l’edificio. L’epoca di costruzione non è di facile datazione a causa dei diversi interventi accorsi nei secoli: da quello possiamo vedere oggi la parte più antica della chiesa è la Cupola, che nasce come torre di avvistamento in epoca normanna, nel XII sec. d. C, su cui, poi,  si sono succedute le altre stratificazioni. Nei registri parrocchiali si dice che venne costruita tra il 700 e il 710 d.C, in periodo Longobardo.

Agli inizi del XV sec. la chiesa è già eretta con il titolo di S.Pietro Apostolo, altri miglioramenti furono eseguiti e apportati fino XVII e dopo il terremoto del 1857. Nel 1324 a Potenza il vescovo Guglielmo pubblica la tariffa che la Chiesa di S.Pietro apostolo deve alla Santa Sede,testimonianza preziosa che documenta l’esistenza della stessa chiesa già nel 1324. Ha una forma quadrata e non rettangolare, infatti, ed escludendo il presbiterio e la cupola la Chiesa si presenta quadrata a tre navate. La croce templare presente su una colonna testimonia l’antichità dell’edificio. Particolare che affascina sono le colonne inclinate, un elemento che rende unica la Chiesa di Vaglio. All’interno sono presenti un meraviglioso organo a canne del 1700 e il coro ligneo con elementi che fanno pensare a una maestranza medioevale perchè i temi sembrano risalire proprio a questo periodo con animali, scene di caccia e in più il famoso basilisco. Il resto del coro è datato 1600. Non mancano importanti opere come le tele di Antonio Stabile, di De Laurentis,  Curcio e altri autori ignoti, tele che vanno dal 1578 al 1736. Di particolare rilievo sono anche le statue lignee risalenti al XVII e XVIII sec. di scultori locali. Sotto l’altare maggiore si trova, in un’ urna del 1700,  il corpo del patrono S.Faustino martire, ragazzo ucciso dal padre perché professava la sua fede in Cristo Gesù.

L’opera di Davide Saluzzi

Davide Saluzzi è un artista giovane di estremo talento. Il suo lavoro e la sua creatività li ha sviluppati fin da adolescente in un settore nobile e antico della tradizione artistica del nostro paese: la cesellatura. Si tratta di un’arte antichissima: i ceselli sono utilizzati infatti già a partire III° millennio a.C., presso le antiche civiltà – da quella assira all’egizia, alla minoica, fino alla greca e alla romana – e, anche il Medioevo vanta splendide opere a sbalzo e cesello, specialmente nell’ambito dell’oreficeria carolingia. Racconta ora Davide Saluzzi: “L’arte della cesellatura consiste nel creare dei motivi di decorazione su oggettistica sia in campo orafo che in quello argentiero. Strumento principe della cesellatura è, appunto, il cesello”. Dai ferri da cesello – detti anche punzoni – deriva il sinonimo di Cesellatore (“colui che con l’uso di piccoli scalpelli incide e modella il metallo”). Davide ha iniziato il suo percorso artistico giovanissimo. “Ho iniziato la mia attività nel laboratorio di famiglia – racconta – ero praticamente un garzone la cui principale mansione era quella di pulire e preparare gli attrezzi che servivano ogni giorno a mio padre. Affascinato dalla sua manualità e da quella di mio fratello, ho cominciato a poco a poco a dedicarmi a piccoli lavori, acquisendo sempre più esperienza e padronanza nell’uso dei ferri da cesello. Col passare del tempo, poi, ho creato finalmente il mio stile. E ho iniziato a farmi conoscere con le mie opere”.

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La porta della Chiesa di Vaglio
La porta nella simbologia biblica, soprattutto nel nuovo testamento, è rappresentata dal Cristo. Lui stesso nel vangelo di Giovanni si definisce la porta, attraverso la quale bisogna entrare nel “recinto delle pecore”. Attraversare la porta vuol dire arrivare alla salvezza. Sulla porta centrale della Chiesa di Vaglio sono raffigurati, S.Pietro che riceve le Chiavi da Gesù come segno del potere non umano, ma spirituale. “Questa immagine è stata scelta  – spiega ora  Saluzzi – perche’ la chiesa e’ dedicata a S. Pietro Apostolo”. Dopo una serie di immagini bibliche troviamo raffigurata la devozione alla Madonna delle Grazie e il patrono della cittadina, San Faustino. Sulla porta, infatti,  e’ raccontata la vita e la passione di questo ragazzo ucciso dal padre pagano. Narra la leggenda che,  dopo la sua morte,  un uomo vide un giglio e lo estrasse e sotto di esso trovò  il corpo del santo ancora perfettamente conservato. La reliquia venne portata a Vaglio per testimoniare la fede di Faustino.  Nella creazione artistica di rame di Saluzzi, le due porte piu piccole ricordano la nascita di Gesù, Gesù Sacerdote e la flagellazione, poi la crocifissione, e infine la risurrezione. Sulla seconda porta piccola vengono raffigurati i santi e la devozione dei vagliesi alla Madonna. La tecnica di cesellatura si esalta e sigla una meraviglia artistica incastonata nel cuore della Basilicata. Assolutamente da vedere per scoprire il fascino italiano di un’antica arte. 

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