Tumore al polmone, è importante conoscerlo

Nel mese di novembre, in occasione del “Mese di sensibilizzazione mondiale del tumore al Polmone” parte la nuova campagna di comunicazione di WALCE Onlus, (Women Against Lung Cancer in Europe – Donne contro il tumore al polmone in Europa), associazione nata per informare, sostenere e supportare pazienti e familiari nella lotta contro il tumore al polmone.
Un appuntamento importante con il quale ogni anno si vuole rinnovare e alzare sempre più l’attenzione su una delle neoplasie più diffuse e temibili che rappresenta, infatti, il secondo tumore più frequente negli uomini (14%) e il terzo nelle donne (7%), nonché la prima causa di morte per cancro negli uomini e la seconda nelle donne (AIOM. Linee Guida: neoplasie del polmone. Edizione 2020).

Una patologia con un impatto decisamente importante, come confermano i numeri: in Italia nel 2020 sono stati registrati circa 41.000 nuovi casi di tumore al polmone, di cui 13.300 nuove diagnosi nelle donne e 27.550 negli uomini. Se da un lato il sesso maschile mostra una più alta possibilità di sviluppare questo tumore nell’arco della vita (1:10 rispetto a 1:35 nelle donne), dall’altro lato emerge come questo sia in crescita nella popolazione femminile (+3,4%, a fronte di un calo nella popolazione maschile -6,2%) (AIOM. Linee Guida: neoplasie del polmone. Edizione 2020).

Nonostante queste evidenze, le informazioni e la conoscenza di questa malattia sono lacunose o distorte da pregiudizi o stigmatizzazioni. Rispetto ad altre neoplasie, infatti, si parla poco di tumore al polmone. Forse per la paura che c’è nei confronti di quello che è considerato il “Big Killer”, un tumore che non lascia scampo, con una prognosi particolarmente infausta. In aggiunta a questo, il tumore al polmone viene spesso stigmatizzato come il tumore dei “fumatori”, con un conseguente senso di colpevolizzazione per chi ne viene colpito.
In conclusione: del tumore al polmone si parla ancora poco e non sempre correttamente. Ecco perché si rende necessario, ogni anno, tornare a sollevare l’attenzione con campagne di informazione e sensibilizzazione sui diversi temi inerenti a questa malattia.

UNA CAMPAGNA IMPORTANTE

È da queste considerazioni che nasce la nuova campagna di WALCE Onlus “Ne ho pieni i polmoni”: un claim di grande impatto per arrivare in modo forte, diretto e immediato al cuore del problema e far sì che le persone possano informarsi e rapportarsi in modo corretto con la patologia.
“Ne ho pieni i polmoni” punta, infatti, a sensibilizzare e informare giovani e adulti su diversi aspetti relativi alla diagnosi e al trattamento del tumore al polmone e nel mese di novembre sarà visibile sui canali social di WALCE Onlus, Instagram e Facebook, con una pianificazione media ad hoc.
A supportare la campagna di sensibilizzazione, a partire dalla prima settimana di novembre alcuni personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo: Milena Baldassarri, Caterina Balivo, Cristina Chirichella, Francesca Dallapè, Aurora Galli, Serena Garitta, Manuela Giugliano, Mike Maric, Simone Nolasco, Giorgia Palmas, Federica Panicucci, Giulia Pauselli, Massimiliano Rosolino. Con una sfida social “a pieni polmoni”, cercheranno di leggere tutto d’un fiato un testo con alcuni dei luoghi comuni e falsi miti più diffusi sul tumore al polmone, per alzare l’attenzione su questa neoplasia tanto diffusa ma poco conosciuta.

Inoltre ”A pieni polmoni” intende raggiungere i medici di medicina generale con podcast dedicati pubblicati durante il mese di novembre e fruibili sulle principali piattaforme di streaming (Spotify, Google Podcasts, Apple Podcasts…). Una serie in 6 episodi, con l’obiettivo di aumentare l’awareness sulla patologia, favorire una corretta identificazione dei sintomi e aumentare il referral sullo specialista.

La campagna di WALCE Onlus ha ottenuto infatti il patrocinio e il supporto di SIMG (Società Italiana di Medicina Generale).“S.I.M.G. – Società Italiana di Medicina Generale è onorata di aderire alla Campagna sul Tumore al Polmone promossa anche quest’anno da WALCE, perché è proprio il medico “di famiglia” che riveste il ruolo di primo riferimento per il paziente e per la sua famiglia” – afferma il Dr. Maurizio Cancian, referente nazionale dell’area progettuale oncologia della SIMG “E’ dal medico generale che devono partire le prime raccomandazioni ai pazienti: la nocività del fumo in primis. E’ il medico di base che deve invitare i propri pazienti, se fumatori a smettere, consapevole però, che il tumore del polmone non colpisce solo chi fuma.” aggiunge Cancian “Il medico di famiglia ha il delicato e fondamentale compito di essere vicino al proprio paziente che si ammala di tumore al polmone, rassicurandolo in merito alle sempre più numerose nuove terapie che hanno dimostrato una certa efficacia e affiancandolo in tutto il percorso diagnostico e terapeutico”.

Oltre a SIMG la Campagna è sostenuta dal contributo incondizionato di aziende farmaceutiche quali AstraZeneca, Amgen, BMS, GSK, MSD, Pfizer, Novartis, Takeda, Roche, BeiGene, e da Medtronic, azienda leader di HealthCare Technology, tutte impegnate nella ricerca in area oncologica.

I NUMERI E I PROBLEMI

“In Italia i numeri del tumore al polmone sottolineano l’importanza e l’impellenza di una continua e pressante informazione su questa patologia. I pazienti, che ancora faticano a fare squadra aderendo ad Associazioni e gruppi, devono essere invece raggiunti da informazioni sempre più accurate e corrette. Se da un lato crescono le diagnosi, crescono anche le terapie mirate. Basta quindi a inutili resistenze o reticenze a unirsi, a rivolgersi alle Associazioni. Essere protagonisti, al di là di pregiudizi e superficiali stigmatizzazioni.”– afferma la Silvia Novello, presidente di WALCE, Professore Ordinario di Oncologia Medica all’Università di Torino e responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale di Oncologia Polmonare dell’A.O.U. San Luigi di Orbassano (TO) “Se è vero che ancora oggi l’85% dei casi di tumore del polmone interessa i tabagisti, è pur vero anche che non sono solo questi i pazienti a rischio in quanto il 20% circa delle malattie che noi vediamo, vengono diagnosticate in persone che non hanno mai fumato. L’introduzione dell’immunoterapia e dei farmaci a bersaglio molecolare ha trovato terreno fertile in oncologia polmonare: questo significa per i pazienti guadagnare in quantità e qualità di vita”

Un impegno che si concentra nel mese di novembre, mese di sensibilizzazione sul tumore al polmone, ma che si rinnova nel corso dell’anno grazie alle diverse attività supportate da WALCE Onlus. “Questa campagna è molto importante per noi di WALCE Onlus che ogni giorno ci impegniamo perché vengano date informazioni sempre più adeguate e aggiornate in merito a questo temibile tumore”- conclude Novello – “sia per ciò che riguarda la diagnosi, sia per le possibilità terapeutiche. Sensibilizzare su questa patologia non rappresenta solo un vantaggio per i pazienti e i loro famigliari, ma per tutta la comunità”.

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