Leucemia: dalla Statale di Milano importanti novità

Uno studio importante dell’Università Statale di Milano apre nuovi orizzonti nel campo della cura e della comprensione della leucemia acuta.

Uno studio importante sulla leucemia

Lo studio – completamente autofinanziato con il sostegno dell’Associazione Malattie del Sangue Onlus di Milano e della Como Hematology and Oncology  – nasce dalla esperienza di ricercatori italiani della Statale di Milano, e, per la parte clinica, dall’apporto del dottor Roberto Cairoli, Direttore del Reparto di Ematologia dell’Ospedale Niguarda.

Una ricerca italiana

I ricercatori hanno scoperto che, un paziente su due fra quelli analizzati, presenta un’anomalia di una porzione del DNA presente nelle cellule leucemiche. L’anomalia è stata riscontrata nel 56% dei pazienti ammalati di leucemia mieloide acuta e il materiale genetico analizzato è stato estratto da 125 malati di leucemia presso il reparto di Ematologia dell’Ospedale milanese di Niguarda nel corso degli ultimi 5 anni. Si tratta di una scoperta importantissima, e tutta italiana, che negli anni a venire richiederà una serie di approfondimenti e studi circostanziati, ma mette già una pietra miliare nello studio dello sviluppo e della cura delle leucemie acute. Il DNA anomalo presente nei pazienti testati dovrà essere a sua volta studiato per capirne la reale natura e “l’intruso” dovrà essere analizzato anche per circostanziarne la comparsa e l’incorporazione nel DNA “ufficiale” dei malati. Solo dopo si potrà stabilire una cura. Ma il passo avanti c’è. E gli sviluppi si attendono presto.

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