Il glutatione, un difensore importante dell’organismo

La dottoressa Maria Rosa Di Fazio è medico oncologo, responsabile del Servizio di Oncologia Integrata del Centro medico internazionale SH Health Service di San Marino. È inoltre visiting professor al master di oncologia integrata dell’Università di Catania, dove insegna “Alimentazione del paziente oncologico”, e a quello di ossigeno-ozonoterapia di Tor Vergataa, dove insegna ozonoterapia applicata all’Oncologia. In un’epoca come quella attuale, abbiamo pensato di chiederle di collaborare con la nostra testata per temi e approfondimenti che possano aiutare a conoscere il nostro organismo e i meccanismi che lo riguardano. E per poter vivere in tutta salute e benessere.

Alcuni di voi mi hanno scritto chiedendomi di spiegare che cosa sia e a che cosa serva il glutatione, del quale hanno sentito parlare per la prima volta soltanto in tempi recenti scoprendo che è una fondamentale difesa – prodotta dal nostro stesso organismo – contro una lunga serie di nemici esterni e interni. A iniziare da quelli che sono i più temibili e micidiali attentatori alla nostra salute: i radicali liberi.

Posso dire che questa richiesta è stata per me come un invito a nozze, dal momento che il glutatione (o GSH) è da sempre uno dei miei più potenti e irrinunciabili alleati nel lavoro di medico e, segnatamente, di oncologa. Un’alleanza che risale proprio ai primi anni di lavoro e ai miei personali approfondimenti di medico curioso, fatti quando potevo, al termine delle lunghe giornate in reparto. Studi che mi avevano portata da sola alla conclusione che il GSH, oltre alla sua notoria e indiscussa fama di master degli antiossidanti riconosciutagli dalla scienza, è in realtà molto di più. È per esempio il re degli spazzini, soprattutto a livello epatico: la sua ramazza fa piazza pulita di tutte le porcherie – dal fumo, all’alcol, ai veleni alimentari – che immettiamo nel nostro corpo con i nostri sbagliati stili di vita. E non è tutto: dà una fondamentale “mano” al nostro sistema immunitario, rendendolo più efficiente. Ed è anche quello che io ho definito il passepartout universale, la chiave che spalanca i portoni davanti a tutti gli altri farmaci o integratori usati in una terapia, svolgendo cioè un fondamentale ruolo sinergico.


Un ruolo important
e

Il ruolo del glutatione è stato peraltro confermato dal mio grande maestro, il professor Philippe Lagarde, e cioè mezzo secolo di medicina, oncologia e ricerca scientifica racchiuso in una persona sola. Dall’alto della sua esperienza lui dice infatti che “Il glutatione non può mancare in nessuna terapia, proprio perché il suo ruolo è quello del ‘Direttore d’orchestra’ di qualsiasi sinfonia antiossidante; ne è l’elemento principale e fondamentale, il solo in grado di agevolare e coordinare il lavoro di tutti gli altri”. Per spiegare meglio: le due vitamine antiossidanti per antonomasia, la C e la E, di fatto non possono funzionare senza l’aiuto sinergico del glutatione, perché quando catturano un radicale libero devono consegnarglielo. Solo così i radicali liberi saranno eliminati e solo così la C e la E potranno tornare a fare il loro lavoro: intrappolare altri radicali liberi.

Vediamo però quali sono le altre principali doti del glutatione.

1) è essenziale per smaltire i metalli pesanti come il mercurio, il piombo e il cadmio e altri inquinanti, reagendo con loro in modo che li possiamo espellere senza danni per l’organismo
2) ci protegge da numerosi inquinanti e veleni, compresi quelli prodotti dalla combustione dei carburanti, presenti nell’aria, così come dal fumo delle sigarette
3) ritarda il processo di invecchiamento: sia quello più visibile della pelle (dovuto anche al fumo di sigaretta oltre che alle radiazioni solari), sia quello neurologico. Non a caso chi soffre di patologie come Alzheimer, Parkinson, Arteriosclerosi, Morbo di Lou Gehrig (SLA) e altre gravi malattie associate all’invecchiamento presenta bassi livelli di glutatione
4) nella lotta contro i tumori, il glutatione svolge un ruolo irrinunciabile nell’eliminazione di numerosi elementi cancerogeni, oltre a ottimizzare le funzioni immunitarie che rendono le difese antitumorali più efficaci. Per questo mi infurio spendo che sul web circola un improbabile studio scientifico stando al quale il GSH favorirebbe la proliferazione delle cellule tumorali. Sarebbe come dire che l’ossigeno fa male alla respirazione. Viene quasi da pensare che a qualcuno dia fastidio che la gente possa scoprire i benefìci derivanti dall’assunzione di glutatione
5) combatte l’ossidazione degli acidi grassi che circolano nel sangue, compreso il colesterolo, ritardando così il processo di formazione delle placche arteriose;
6) protegge dalle complicazioni alle quali vanno purtroppo incontro i diabetici: come infezioni, disturbi circolatori e conseguenti problemi cardiaci, lesioni renali e cecità
7) i precursori del glutatione, come la N-Acetilcisteina, sono di grande aiuto in caso di affezioni polmonari come asma, bronchite cronica, enfisema, fibrosi polmonare e danni da fumo
8) protegge dai danni derivanti da infiammazioni e ulcere gastriche, pancreatiti, infiammazioni intestinali, ulcera del colon e il morbo di Crohn
9) il fegato è la nostra principale “riserva” di glutatione, che infatti è carente in caso di epatite alcolica, ma anche virale, comprese quelle di tipo A, B e C. L’aumento dei livelli di glutatione aiutano a ripristinare la funzionalità epatica
10) chi ha lesioni renali o deve sottoporsi a dialisi presenta un alto grado di ossidazione a seguito dello stress e di una diminuzione dei livelli di glutatione. Un alto livello di glutatione aiuta a prevenire l’anemia
11) infine, è di aiuto anche alle vite in arrivo, a cominciare dal ruolo del GSH nello sviluppo del feto e della placenta, neutralizzando gli agenti inquinanti prima che arrivino al bambino che si sta sviluppando. Varie complicazioni della gravidanza si sono rivelate collegate a bassi tassi di glutatione.

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