Europa Donna Italia lancia il progetto “Dammi la mano” e il primo vademecum per il Caregiver

Milano, 13 novembre – Si intitola “Dammi la mano” ed è l’ultimo, significativo progetto di Europa
Donna Italia volto a fare luce sulle figure silenziose che stanno accanto alle donne con tumore al
seno. Chi sono i caregiver e come gestiscono lo stress e la complessità che derivano dal dover ogni
giorno affiancare una persona cara colpita dalla malattia?
Su questi e altri temi si è interrogata Europa Donna Italia, arrivando a sviluppare un progetto
organico finalizzato a prendersi cura di chi cura – quindi dei mariti, dei compagni, delle compagne,
delle sorelle, delle figlie, degli amici – con una serie di proposte che continueranno anche nel
2020.
“Dammi la mano” è stato presentato il 12 novembre al Teatro Dal Verme, durante l’evento aperto
al pubblico “Dammi la mano – Immagini, parole, musica e molto altro sul rapporto fra paziente e
chi le sta accanto”, occasione in cui sono stati celebrati anche i 25 anni del movimento
internazionale Europa Donna. Durante la serata, moderata dalla giornalista Tiziana Ferrario, alcuni
celebri caregiver e pazienti si sono confrontati sulla propria esperienza accanto alla persona cara:
la runner e fitness influencer Roberta Mirata, accompagnata dal suo compagno; la giornalista
Cinzia Sasso con il marito ed europarlamentare Giuliano Pisapia; Andrée Ruth Shammah, Direttrice
del Teatro Franco Parenti e regista, con il figlio, anche lui regista, Raphael Tobia Vogel.
La scrittrice Sveva Casati Modignani ha raccontato quindi cosa significhi scrivere di tumore al seno
attraverso il suo testo Disperatamente Giulia, cui è seguito un reading dei migliori racconti del
concorso letterario Donna sopra le righe, organizzato ogni anno dall’associazione Io sempre
donna di Chianciano, che aveva come presidente onorario Andrea Camilleri. Il ritmo è stato
scandito da intervalli di musica jazz live e concluso dall’attrice comica Emanuela Fanelli.
“Dammi la mano” prevede nel 2020 diverse attività:
• una mostra fotografica itinerante nelle principali città italiane con immagini
emozionanti di caregiver ripresi nei momenti quotidiani – a cura della Fondazione
3M e dell’archivio storico Ferrania;
• l’avanzamento di richieste istituzionali elaborate sulla base dei bisogni e del lavoro
delle associazioni, istanze di cui EDI intende farsi portavoce presso gli assessorati
regionali;
• la diffusione del Vademecum del caregiver, curato da Europa Donna Italia e
illustrato dalla fumettista Pat Carra.
Il Vademecum, un documento agile di supporto ai caregiver, nasce da un’idea – e dagli scritti –
della psicologa Cristiana Rinaldini che, con l’aiuto della collega Paola Pellacani, ha deciso di
ricavare da un’esperienza personale una conoscenza collettiva che valorizzasse e sostenesse le
persone che si dedicano al sostegno delle pazienti colpite da tumore al seno.
Il Vademecum diventa così un vero e proprio manuale informativo, completo di strumenti per il
supporto pratico e psicologico, in grado di offrire istruzioni e raccomandazioni utili per la
quotidianità di chi è vicino alla donna con tumore al seno a partire dalla relazione che lega
paziente e caregiver, fatta di amore, rispetto e fiducia.
Il documento affronta quindi in modo sintetico, ma chiaro e diretto, alcuni dei temi più difficili
connessi alla figura del caregiver: il rapporto con le parole “proibite”, come cancro o tumore; il
complesso momento della diagnosi e ciò che ne consegue; il ruolo e i compiti difficili del
caregiver; le fasi della malattia –, offre consigli utili e pratici su come affrontare le diverse
situazioni, individua i diversi tipi di caregiver e propone infine una carta dei diritti degli stessi.
Individuati inoltre, in quattro punti focus, “Cosa il Caregiver deve saper fare”:
• Saper parlare ed ascoltare;
• Capire cosa la persona malata vuole sapere della propria malattia;
• Cercare di instaurare e preservare un rapporto di fiducia con chi cura;
• Avere cura di sé per prendersi cura della persona malata.
La versione digitale del documento è disponibile e scaricabile sul sito
https://europadonna.it/progetti/caregiver/.
Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia, commenta così: “I primi 25 anni della nostra
storia sono stati dedicati all’ascolto delle pazienti e all’impegno su tutti i fronti per tutelarne i diritti;
vogliamo oggi comprendere, valorizzare e puntualizzare l’operato dei caregiver per sostenerli nel
loro altrettanto difficile ma importantissimo percorso. In questa serata abbiamo ripercorso le tappe
principali di questi 25 anni con i medici, le associazioni, i pazienti, i media, le tante aziende che ci
sostengono nel nostro lavoro.”
Il progetto è stato realizzato con il contributo non condizionante di Eli Lilly. Si ringraziano anche Perlana For
Women, Fondazione Memorial Idea Giroldini, Associazione Genitori Milano 2.
***
Europa Donna è il Movimento per i diritti alla prevenzione e cura del tumore al seno. Nata nel 1994 a Milano da un’idea del
professor Umberto Veronesi e per iniziativa della European School of Oncology, ha l’obiettivo di rispondere efficacemente ai bisogni delle donne e dei familiari toccati dalla patologia, svolgendo opera di advocacy e di sensibilizzazione sia a livello nazionale sia europeo. Europa Donna Italia, sede nazionale della coalizione, ad oggi raduna 152 associazioni, distribuite su tutto il territorio italiano.

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