Deepseaker, tender da fantascienza per sfuggire ai pirati

Si chiama Deepseaker : come un sommergibile scende a 50 metri di profondità e come un hydrofoil vola sull’acqua. Stiamo parlando di una tecnologia di lusso per milionari che vogliono sfuggire ai pirati, e il mezzo è italiano e conta su un finanziamento Invitalia da 1 milione e mezzo di euro.

Vola sull’acqua e si immerge a 50 metri

Se ne parla poco, ma alcuni mari del pianeta sono infestati dai pirati. Veloci, ben armati e 4.0. I ricchi che navigano con i super yacht non vogliono finire nelle loro grinfie e la start-up italiana iSpace2o ha pensato bene di offrire Deepseaker a questi fortunati del mare. Il mezzo di fuga che s’immerge a 50 metri di profondità ed in superficie vola a 23 nodi. Un’autentica bomba, quindi, con una tecnologia tutta italiana. Il team infatti, è italiano e i motori saranno forniti da Huracan Power. “Parliamo di 40 kW per motore accoppiati con sistema ad idrogetto” – spiega Giuseppe Carusi, che con il socio Osvaldo Irace ha fondato l’impresa – e le batterie sono al litio, della thailandese Kokam che ha una tecnologia superiore”.

Autonomia dalle 4 alle 6 ore

L’autonomia “dalle 4 alle 6 ore a seconda della velocità e delle resistenze che si incontrano”. La ricarica è sia lenta da 6/8 ore ma “è possibile anche la fast da 30 minuti ad 1 ora”, aggiungono i progettisti. Per maggiore sicurezza si è pensato ad un “sistema di ricambio delle batterie con carrello”.
I posti a bordo di Deepseaker sono 4 ed è equipaggiato con sistemi a realtà aumentata, per la gestione delle informazioni oltre che di intelligenza artificiale. Una sorta di autopilot subacqueo: “Deepseaker può prendere decisioni autonomamente ovvero se si scende al di sotto di una profondità non consentita si blocca la discesa e riporta ad una quota di sicurezza – sottolinea Carusi -. Se si insiste si verrà riportati in superficie. Inoltre gestisce la velocità in modo da evitare di restare in mezzo al mare”.

Ossigeno dal mare per il sistema interno

Una delle innovazioni presenti sul veicolo marino è un sistema brevettato che “permette di estrarre ossigeno dall’acqua di mare, una quantità che va a colmare il deficit presente a causa della dispersione del 2% del sistema chiuso”, spiega Carusi. Per vedere il sommergibile/hydrofoil in acqua ci vorrà ancora un po’ di tempo. “Il prototipo definitivo sarà pronto a inizio del 2021, ma un modello sarà già in esposizione al Dubai Expo ad ottobre 2020”, spiega Carusi. Il progetto è in essere da 5 anni, ma solo ora sono stati ottenuto i finanziamenti da Invitalia.

Per armatori di super yacht. Costa 1 milione di euro

La destinazione sul mercato? Più che come un taxi, che “sarebbe molto costoso”, viene promosso come una sorta di “automobil del mare”. “Un tender per spostarsi con comodità, quindi – dicono ancora i progettisti – con cui ci si rivolge agli armatori dei super yacht o agli eco resort di lusso per visite guidate”. C’è poi forte attenzione alla sicurezza e con Deepseaker in caso di attacco o altre emergenze è possibile fuggire velocemente sia sott’acqua che in superficie. Il prezzo è proporzionato al target dei potenziali clienti: “dai 950 al milione e 200 mila euro. A seconda degli allestimenti scelti”.(author Gian Basilio Nieddu)

Maggiori informazioni: https://www.vaielettrico.it/deepseaker-hydrofoil-e-sommergibile-italiano/

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