La mitica “Aurora” la scrittura italiana nel mondo
Chi di noi non ha mai sentito parlare della mitica “Aurora”, la penna stilografica dell’azienda simbolo da 130 anni nel campo della scrittura? Fondata a Torino nel 1919, dopo il bombardamento del 1943 nella sede storica di via Basilica, lo stabilimento si spostò negli anni in una ex filanda a ridosso dell’Abbazia di Stura, luogo di culto ora dirocca, ma un tempo meta di pellegrini in cammino sulla via Francigena. Diecimila metri quadrati che nel dopoguerra hanno fatto la storia della scrittura italiana, con centinaia di dipendenti e un indotto che coinvolgeva oltre duecento aziende del territorio e dava da mangiare a quattromila famiglie. E dove nasceva la mitica «Auretta», la prima stilografica con il serbatoio d’inchiostro finita negli astucci di milioni di scolari. Oggi i tempi sono cambiati e per sopravvivere bisognava cambiare: l’azienda ha ricevuto proposte di delocalizzazione da Cina, Polonia, Slovenia, Svizzera e Argentina. Ma la scelta è stata un’altra: restare in Italia. L’amministrazione ha fatto issare una bandiera con il tricolore all’ingresso della fabbrica e l’azienda è diventata davvero l’emblema del bello e dello stile italiano nel mondo. Il tutto puntando su prodotti di alta gamma e sul mercato straniero, che ieri rappresenta il 3% del suo fatturato, e attualmente ha raggiunto il 52% ma con l’obiettivo futuro fissato all’88%».
Fra la cinquantina di dipendenti (moltissime le donne) che lavorano in Aurora c’è Filippo Loghero, 50 anni, responsabile dei pennini, del montaggio e della scrittura. Un mestiere antico forgiato dall’attitudine e dall’amore per quel che si fa. È lui che trasforma lamine d’oro a 14 o 18 carati, o di acciaio per le linee più economiche, in punte adatte ad ogni pugno. Pochi sanno che soono 18 le fasi principali per realizzare il pennino, attraverso una decina di macchine. Ma quello che fa la differenza, come sempre, sono i dettagli. È lui, infine, che cura la manutenzione e la riparazione dei pezzi da collezione. Ed è sempre lui che fa l’ultima prova di scrittura prima della spedizione, per assicurarsi che il risultato finale sia impeccabile. Un misto di talento, amore per la tradizione, professionalità e creatività che sembrano contraddistinguere coloro che lavorano in Aurora e fanno della penna dal pennino d’oro il vero e autentico simbolo dell’Italia migliore.